Effetto Regina Rossa: correre al massimo per rimanere nello stesso posto

Tutti gli esseri viventi e le aziende sono soggetti ad una pressione competitiva costante che rende necessaria una capacità di adattamento continua.

L’Effetto Regina Rossa (Red Queen Effect) è un principio chiave della biologia evolutiva che mette in luce le pressioni a cui tutti gli organismi sono sottoposti semplicemente per sopravvivere. In sostanza, nessuna specie può permettersi il lusso di smettere di adattarsi senza correre il rischio di compromettere il proprio posizionamento competitivo e la propria sopravvivenza. Ogni essere vivente infatti, è costantemente alla ricerca di opportunità per acquisire un vantaggio e quindi l’adattamento è guidato anche dalla necessità di reagire ai cambiamenti di coloro con cui condividiamo l’ambiente.

Correre per rimanere nello stesso posto

L’Effetto Regina Rossa, introdotto nel campo della biologia evolutiva per la prima volta nel 1973 da Leigh Van Valen, è ispirato ad un famoso passaggio di Attraverso lo Specchio di Lewis Carroll quando Alice incontra la Regina Rossa che le dice: “Qui, vedi, devi correre più che puoi, per restare nello stesso posto.”

“Qui, vedi, devi correre più che puoi, per restare nello stesso posto.” (La Regina Rossa in Attraverso lo Specchio)

Nelle sue ricerche, Van Valen aveva notato che in nessuna situazione una specie poteva considerarsi protetta dall’estinzione. L’evoluzione è un processo continuo e tutti gli esseri viventi devono continuamente rispondere alle pressioni del proprio ambiente se non vogliono scomparire.

Nel campo della biologia, gli organismi non decidono consapevolmente di adattarsi: un leone non si siede e, osservando le antilopi, dice “caspita stanno correndo più veloci del solito. Devo allenarmi per migliorare il mio stato di forma.” Quello che accade in natura è che solo le antilopi più veloci riescono a sopravvivere e riprodursi. Questo metterà pressione ai leoni in quanto solo quelli più veloci riusciranno a catturare le prede e a continuare la specie. Per cui, nel lungo periodo, la velocità media sia delle antilopi che dei leoni aumenterà. In sostanza, la pressione sia sulle prede che sui predatori è costante: questa è l’essenza dell’Effetto Regina Rossa che costringe gli organismi ad un adattamento continuo semplicemente per sopravvivere.

La Regina Rossa e la strategia aziendale

L’Effetto Regina Rossa può essere utilizzato come modello mentale per interpretare le pressioni competitive a cui sono soggette le aziende. Van Valen aveva osservato che la pressione sulle specie è costante e non connessa alla longevità: indipendentemente da quanto una specie è sopravvissuta, l’incapacità di continuare ad adattarsi può comunque portarla all’estinzione.

Il messaggio per le aziende è chiaro: i concorrenti sono sempre alla ricerca di nuove opportunità per guadagnare vantaggi competitivi; i bisogni dei clienti sono sempre in continua evoluzione. La pressione è costante sia che siamo una start up, un’azienda di medie dimensioni o il leader di mercato: non possiamo mai fermarci, cadere nell’autocompiacimento, pensare di essere al sicuro, smettere di adattarci ed evolvere. Se non lo contrastiamo, l’Effetto Regina Rossa tenderà nel tempo a farci perdere posizioni fino a farci scomparire.

La Regina Rossa e Warren Buffett

In natura alcune specie sono soggette ad un Effetto Regina Rossa molto pronunciato come nel caso dei batteri, dove la capacità di adattamento ed evoluzione devono essere repentine e altre, come nel caso delle mosche, dove la pressione è meno intensa.

Allo stesso modo per le aziende esistono settori o nicchie di mercato dove le pressioni competitive sono più o meno importanti, i cicli di prodotto sono più o meno lunghi, le esigenze dei clienti sono più o meno stabili. In settori dove l’Effetto Regina Rossa è significativo, per continuare a prosperare le aziende devono essere caratterizzate da capacità di adattamento e innovazione particolarmente importanti.

L’intensità dell’Effetto Regina Rossa è quindi un fattore fondamentale per valutare il posizionamento di un’attività imprenditoriale ed è ad esempio uno dei parametri chiave utilizzati da Munger e Buffett per decidere in quali aziende investire. Secondo Munger infatti esistono delle forze competitive distruttive (il suo modo per definire l’Effetto Regina Rossa) che nel lungo periodo mettono in pericolo la sopravvivenza di gran parte delle aziende.

Per questo Munger e Buffett hanno quasi sempre evitato settori caratterizzati da un Effetto Regina Rossa troppo intenso. Quando non hanno seguito questa  regola, anche due mostri sacri come loro sono andati incontro a perdite importanti: è il caso ad esempio dell’investimento nel settore tessile, che Buffett considera uno dei suoi errori più importanti. Tutti gli investimenti per ridurre i costi furono inutili perché anche tutti i competitor fecero lo stesso con il risultato che a ridursi furono solo i prezzi. E quindi dopo ogni giro di investimenti tutti i giocatori si ritrovarono con più soldi sul piatto e con gli stessi rendimenti anemici. Il classico esempio dell’Effetto Regina Rossa a massima potenza!

“Quando un manager con una brillante reputazione incontra un business con una reputazione misera, è la reputazione del business che rimane intatta.” (Warren Buffett)

In ogni caso, per contrastare l’Effetto Regina Rossa presente in varie intensità in tutti i settori, le aziende devono sviluppare dei vantaggi competitivi, che Munger e Buffett definiscono moats cioè fossati, per difendersi dalle incursioni esterne. Questi fossati devono essere continuamente allargati per assicurare una protezione sostenibile nel tempo, altrimenti gli invasori troveranno prima o poi il modo di superarli. Le aziende migliori quindi, sono quelle che non solo sono in grado di costruirsi un fossato, cioè un vantaggio competitivo, ma lavorano in maniera incessante per allargarlo, cioè continuano ad adattarsi e ad evolvere per far fronte alla pressione continua dell’Effetto Regina Rossa a cui sono inevitabilmente sottoposte.

Conclusioni

L’Effetto Regina Rossa ci ricorda che non possiamo mai rilassarci neanche quando abbiamo acquisito una posizione di forza rispetto ai nostri concorrenti: la pressione è costante e se rimaniamo fermi, prima o poi troveranno il modo per raggiungerci e superarci.  Non è la forza che ci consente di sopravvivere nel lungo periodo, ma la capacità di adattamento. 

Bibliografia:

Berkshire Hathaway. Shareholders Letter 1985. 

Farnam Street. The Great Mental Models. Vol.2. Latticework Publishing, 2019.

Munger Charles T. Poor Charlie’s Almanack: The Wit and Wisdom of Charles T. Munger. PCA Publication, 2011.

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